Il ranocchio ciclista
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Un bel giorno un ranocchietto
che viveva nel pantan,
si stancò di quel laghetto,
volle andare via lontan.
Inforcò la bicicletta
da perfetto corridor:
verso il bosco in tutta fretta
s'avviò con grande ardor.
Oh com'è bello andar
verso quel bosco in fior.
Oh com'è bello andar
verso quel bosco in fior.

Pedalava con passione
il ranocchio corridor,
quando a un tratto, dannazione,
fece un grosso ruzzolon.
Che disastro! Che macello!
La sua bici fracassò,
perciò sotto un alberello
tutto pesto si fermò.
Povero ranocchion,
dopo quel cascaton.
Povero ranocchion,
dopo quel cascaton.

Col passare delle ore
tutto buio diventò
e il ranocchio dal terrore
a tremare incominciò.
E correndo a più-non-posso,
nello stagno ritornò.
Le altre rane di quel fosso
gli cantarono così:
"Chi te l'ha fatto far,
chi te l'ha fatto far,
chi te l'ha fatto far,
chi te l'ha fatto far".